Innovazione: 5 fattori chiave per le aziende
La maggior parte delle organizzazioni aziendali riconosce l’importanza dell’innovazione per migliorare il proprio posizionamento competitivo e i propri processi aziendali.
Riconoscere che l’innovazione di successo è costruita su una struttura di fattori, ognuno dei quali critico per l’efficacia complessiva del programma, è un ottimo punto di partenza. Questi fattori, noti come componenti della struttura dell’innovazione, definiscono individualmente le caratteristiche specifiche del programma e descrivono collettivamente la posizione dell’organizzazione.
La maggior parte delle organizzazioni aziendali riconosce l’importanza dell’innovazione per migliorare il proprio posizionamento competitivo e i propri processi aziendali.
La definizione di innovazione
Uno degli elementi basilari del framework, elemento spesso trascurato, è la definizione che l’impresa vuole prendere come riferimento per se stessa. Questa può variare notevolmente da impresa a impresa. Dalla definizione base di “una nuova idea, metodo o dispositivo”, a “un cambiamento che crea una nuova dimensione di performance” (Peter Drucker, innovatore strategico leader), passando dalla “prima introduzione nel sistema economico e sociale di un nuovo prodotto, servizio, processo, mercato, fattore produttivo o modello organizzativo di Schumpeter oppure la più orientata all’azione, semplice ma significativa “idea applicata”. Ogni impresa deve creare una propria definizione che sia allineata agli obiettivi che il suo programma di innovazione si prefigge.
Ma definire l’innovazione non è chiaramente sufficiente ed è solo uno degli elementi del quadro complessivo che l’azienda deve valutare e personalizzare in base alla propria sfida individuali, agli obiettivi, al modello operativo e alla cultura.
Ogni impresa deve creare una propria definizione che sia allineata agli obiettivi che il suo programma di innovazione si prefigge.
Alcune delle altre componenti critiche includono:
1. Strategia – L’allineamento è la chiave
Ogni impresa definisce la propria catena del valore all’interno del mercato e sviluppa strategie da eseguire all’interno di tale catena del valore. L’innovazione gioca un ruolo in questa strategia e la rafforza idealmente con contributi che rafforzano il posizionamento competitivo dell’azienda o ne migliorano l’efficacia interna.
L’impresa deve indirizzare le proprie risorse dedicate all’innovazione per allinearsi alla propria strategia complessiva. Proprio ieri (22 maggio 2020) ho sentito in un‘interessante intervista a Francesca Polti, managing director della storica azienda italiana, comunicare questo concetto (al primo posto per essere competitivi c’è la ricerca e sviluppo per fare innovazione e utilizzare al meglio nuove tecnologie).
L’azienda deve comunicare chiaramente le sue sfide e articolare gli obiettivi per le soluzioni che cerca, in modo che le risorse dell’impresa possano concentrarsi per obiettivi specifici. All’interno del pilastro della strategia, l’azienda deve definire i criteri di successo per l’innovazione nel tempo, nonché i criteri per la selezione delle idee e la governance dei programmi. Lo sviluppo della strategia ricade sulle spalle della leadership esecutiva.
2. Processo e strumenti – Le basi del successo
I processi e gli strumenti di innovazione devono elevarsi al livello dell’innovazione stessa. Una scatola dei suggerimenti non funzionerà da sola. E chi contribuisce all’innovazione è naturalmente resistente agli strumenti di interazione inefficienti e poco moderni. L’investimento nella soluzione giusta produce risultati sostanziali, un alto livello di partecipazione e, con esso, grandi quantità di contributi di idee.
Soluzioni come il crowdsourcing e le piattaforme di condivisione sono ottimi esempi. Lo sviluppo di tali processi e strumenti è meglio indirizzato dalle risorse di innovazione dell’azienda (ad esempio all’interno dell’organizzazione il CTO o il CIO).
In alternativa, può essere reperito da aziende e partner di fiducia che possono guidare il processo di trasformazione e innovazione, integrando gli strumenti e i processi in modo da soddisfare gli specifici obiettivi dell’azienda.
3. Partecipazione – Un invito alla leadership
La partecipazione al cambiamento e all’innovazione è la chiave del suo successo, mentre la partecipazione di massa è il “nirvana”. Il crowdsourcing si è rivelato prezioso per risolvere problemi estremamente complessi proprio a causa dell’effetto dell’ideazione di massa.
I metodi per indurre la partecipazione variano notevolmente da una cultura aziendale all’altra, ma due degli approcci più efficaci includono il riconoscimento di chi contribuisce (con o senza ricompensa finanziaria) e l’opportunità per chi contribuisce di partecipare all’esecuzione dell’idea durante tutto il suo ciclo di vita.
La leadership aziendale, comprese le aree dell’organizzazione delle risorse umane, ha un ruolo critico da svolgere nello sviluppo e nella gestione di questa componente del framework. Deve essere chiara e decisa.
4. Cultura – Nuovi comportamenti e atteggiamenti
Il sistema di credenze all’interno dell’azienda è il componente più resistente al cambiamento (ne abbiamo parlato anche qui). Con ogni probabilità, i comportamenti e gli atteggiamenti che prevalgono si sono sviluppati per un periodo di tempo prolungato, probabilmente attraverso diverse catene di gestione e sono stati documentati per produrre alcuni risultati prevedibili, anche se irrilevanti.
Il cambiamento di cultura necessario per sostenere l’efficacia del picco di innovazione sarà, nella maggior parte dei casi, altamente dirompente per l’organizzazione e causerà disagio ed eventualmente spostamenti. Aspetti come l’intolleranza al fallimento, le tattiche “CYA (cover your ass)”, il comportamento di gruppo e l’iperindividualità sono problemi che lavorano contro una cultura dell’innovazione efficace. Tutti devono essere sradicati senza demoralizzare l’intera organizzazione. Questa sfida può essere affrontata solo da un gruppo dirigente con un impegno visibile e comunicato ad arte per i cambiamenti che sta sostenendo (e qui abbiamo raccontato del ruolo della comunicazione).
5. Collaborazione – Il valore delle connessioni
L’innovazione d’impresa deve sviluppare relazioni connesse con fonti esterne di idee e saper evitare la trappola del “non-inventare-qui”. Le risorse esterne più preziose comprendono i clienti e i loro corrispondenti centri di innovazione, ma anche i fornitori, i partner, il mondo accademico e la comunità degli sviluppatori in generale.
L’innovazione è considerata un prodotto naturale delle interazioni tra persone altamente creative. Mentre il contributo creativo è una componente importante nell’efficacia complessiva di un programma, di per sé non è sufficiente a garantire il successo del programma.
Infatti, si potrebbe argomentare che essa è addirittura secondaria rispetto ad un insieme di attività ben eseguite all’interno del quadro generale dell’innovazione. Nella scala di un’impresa, il management si aspetta che i risultati di un programma di innovazione abbiano una quantità significativa di prevedibilità. Un programma può fornire risultati prevedibilmente coerenti solo quando è gestito, progettato e allineato con gli obiettivi dell’azienda di raccogliere e applicare l’innovazione.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il processo non è l’antitesi dell’innovazione creativa, ma è il collante che la tiene insieme e dà ordine alle idee casuali e non strutturate che scoppiano continuamente all’interno dell’impresa. Un programma di innovazione aziendale ben architettato, costruito su processi di componenti rilevanti e allineati all’interno dell’impresa, aumenta notevolmente la probabilità di ottenere risultati significativi e il successo complessivo del programma.